
Il quadro generale
“Per cinque anni abbiamo avuto il farmaco durante la sperimentazione clinica – spiega Francesca Granata, che oltre ad essere una paziente è anche una ricercatrice al lavoro sulla malattia – poi per uso compassionevole. Ora però non è più disponibile, pare per problemi nella contrattazione del prezzo”. In Italia, spiega Granata, che è anche membro del Gruppo Italiano Porfirie, un network di ricercatori, ci sono al momento circa 120 pazienti censiti, anche se potrebbero essere il doppio.
“Molti arrivano alla diagnosi tardi, dopo i 30 anni, e prima vengono scambiati per pazzi perché non riescono a stare al sole – sottolinea – io stessa ho scoperto di avere la malattia quando l’ho studiata all’università”. Un innesto del farmaco costa circa 6mila euro, e i pazienti ne hanno bisogno 5-6 volte l’anno. Tra i firmatari anche la giornalista Benedetta Radaelli, che insieme al fratello è anche una paziente. “La primavera è il periodo peggiore, in cui il sole fa più male – racconta Radaelli – Se non succederà niente saremo costretti a tornare alla vita di prima, quando ci chiamavano ‘Michael Jackson’, evitando qualsiasi esposizione, mentre grazie alla terapia avevamo una vita normale, sono riuscita persino a mettere i sandali dopo anni”.
